Avvento 2014
Avvento. È il tempo della vigilanza e dell'attesa. Il
richiamo di Gesù è forte e preciso: Fate attenzione, vegliate, perché non
sapete ... Primo invito alla conversione interiore per noi che pensiamo di
sapere tutto! Recuperare la percezione della precarietà, del non controllo
sulle cose e sulle persone, sui tempi, sul presente e sull'avvenire è quanto di
più grande possiamo farci di regalo.
Tutto ciò che viviamo
è finalizzato a star bene, a star tranquilli, a placare l'ansia del non
conosciuto. La fede ci ricorda che non abbiamo da temere, se Dio è con noi. Lui
ha cura di noi.
Noi siamo
"piccoli", non incapaci di, ma semplicemente piccoli. Non è data alla
nostra misura di comprensione tutta la complessità del vivibile. Per questo
siamo chiamati a fare attenzione.
"Le quattro candele hanno un loro
significato e vengono accese una per settimana, ogni domenica, quando la
famiglia è riunita".
La prima candela, quella che si accende la prima domenica di Avvento, si chiama “Candela del Profeta” ed è quella della
speranza: ci ricorda che molti secoli prima di Gesù ci furono uomini saggi,
chiamati profeti, che predissero la sua venuta al mondo.
La seconda candela, chiamata “Candela di Betlemme”, è quella della chiamata
universale alla salvezza e ci ricorda la piccola città in cui nacque il
Salvatore.
La terza
candela è chiamata la “Candela dei pastori”, o della gioia,
ricorda i pastori, i primi ad adorare il santo Bambino e a diffondere la lieta
notizia.
La quarta candela è la “Candela degli
Angeli” per onorarli per la notizia che portarono agli uomini in quella
notte meravigliosa.