Inizia oggi un nuovo
Anno Liturgico, inaugurato dal tempo di Avvento.
La corona
è composta da quattro candele che vengono accese man mano in ogni domenica d'avvento
segnando il tempo, le quattro settimane, che separano dal Natale e della
nascita di Gesù Bambino.
LE QUATTRO CANDELE. Nella prima domenica di Avvento si
accende la "Candela del profeta" o "Candela della
Speranza"; nella seconda domenica di Avvento la "Candela di
Betlemme" o "Candela della chiamata universale alla salvezza";
nella terza domenica di Avvento si accende la "Candela dei Pastori" o
"Candela della gioia"; infine la quarta e ultima domenica di Avvento
si accende la "Candela degli angeli".
Domenica 1
Vigilante attesa
del Signore che viene
L’annuncio dell’imprevedibile venuta del Signore non è per turbarci, ma per metterci in
atteggiamento di vigilanza. Verrà per radunare tutti i popoli, per farli camminare nella sua luce,
per raggiungere la pace. Quando? E’ più vicino di quanto non
pensiamo: stiamo svegli, vestiamoci di luce per non farci trascinare dal nostro
egoismo. Andiamo con gioia incontro al Signore!
Figura di riferimento: Profeta Isaia
Accensione del cero:
Quando di notte si lascia
accesa una luce in casa significa
che stiamo aspettando l’arrivo di qualcuno.
Noi ora accendiamo questo cero ascoltando il Profeta che ci invita alla
fiducia nelle promesse del Signore.
Egli verrà e sarà la Pace tra tutti i
popoli se noi iniziamo a
costruirla tra noi.
Secondo Domenica
Preparare le vie
al Signore che viene
Il Battista è la voce che fa risuonare la parola di Isaia e
richiama a cambiare vita,
così che il Signore possa trovare
la strada dritta per
raggiungerci e rinnovarci con il suo Spirito: solo lui può farci rinascere in lui, come
lui capaci di amare perché figli di Dio Padre.
Tutti gli uomini, ora in Gesù, hanno
questa possibilità che Isaia aveva previsto e già si sta realizzando:
un’umanità nuova, una nuova creazione riconciliata nell’amore.
Figura di riferimento: Giovanni, il Battista
Accendiamo
il secondo cero
rispondendo
all’invito del Battista:
Preparate la strada al
Signore che viene.
La
luce di Gesù ci illumini
perché
con il suo amore possa cambiare
il
nostro modo di vivere
e
ci faccia camminare insieme ad ogni
uomo
verso il Signore che viene a salvarci
Domenica III
La gioia di una
presenza sempre viva
Ci sono i segni della presenza di Dio che rinnova il mondo … bisogna saperli
vedere! Ma noi cosa ascoltiamo, cosa vediamo, cosa notiamo di più nella nostra
vita, nella storia di cui facciamo parte?
Il cristiano è
uno che vede, che sa riconoscere i segni di questa
presenza e vi ritrova le forze perdute per camminare verso il Signore, ma anche
verso gli altri, con pazienza.
E’ come la terra
arida che ricomincia a fiorire, irrorata dalla Parola di Vita, perchè il cuore è invaso dalla
certezza: Egli viene a salvarci!
Figura
di riferimento: Maria, la
vergine madre di Gesù
Oggi è la
domenica della gioia.
Accendiamo
il terzo cero
accogliendo
l’invito dell’apostolo Giacomo
alla
pazienza e alla carità
Maria, terra che fiorisce,
per la Vita di Dio che riceve in lei,
ci accompagni nel nostro cammino
e
nella nostra attesa
IV Domenica
è la Parola del
Padre che si fa uomo
Le promesse si realizzano nella
storia di un popolo, di una famiglia, di un uomo come Giuseppe, fidanzato
di Maria, e tutto ciò avviene dallo Spirito.
Maria partorirà un figlio, Gesù:
Dio ci salva, come il Dio con
noi.
Tutto cambia, anche se nulla appare, e se il segno
contrasta con ogni altra affermazione di forza e di potenza umana. Seme fecondo
di una storia nuova, di una svolta epocale che si compirà nella Pasqua, con la
morte e risurrezione di Gesù.
Figura di riferimento: Giuseppe, lo sposo di Maria
Accogliamo oggi, in mezzo a noi,
la LUCE DI BETHLEMME il paese della
Palestina
dove è nato Gesù, il nostro Salvatore.
Da questa luce accendiamo il QUARTO CERO
perché ravvivi in noi, come in
Giuseppe,
la gioia di
sperimentare in Gesù
Buon Natale a tutti